Catania ospiterà la presentazione del saggio di
Vincenzo Fontana “Critica a Rights of Man di Thomas Paine”, appena pubblicato da Bonfirraro, il prossimo
10 maggio alla Sala Assostampa E7 delle Ciminiere.
L’appuntamento è previsto per le ore 18.30.
Interverrà Nello Musumeci, presidente della
Commissione Regionale Antimafia, che disquisirà sul tema dei diritti umani,
partendo dalla premessa fondamentale secondo cui ogni persona è un essere
morale e razionale che merita di essere trattato con dignità. L’autore sarà
accompagnato dall’editore, Salvo Bonfirraro, dal critico Salvatore Vaiana, con l’introduzione
del giornalista Daniele Lo Porto, segretario
dell’Assostampa Catania. Durante l’incontro, verranno proiettati dei frame
tratti dal film “Il mondo nuovo” del compianto Ettore Scola, incentrato proprio
sulla figura di Paine.
Mai attuale quanto adesso, il pamphlet, dunque, rimette in
discussione le tesi argomentate nel classico Rights of Man di Paine
(1791-92) – politico inglese, grande intellettuale e filosofo idealista – facendone
emergere la straordinaria attualità del pensiero, indispensabile in un momento
storico in cui ritorna prepotente al centro del dibattito politico
internazionale il tema dei diritti umani, con
migliaia di profughi in marcia, muri da erigere e venti di guerra che
lambiscono i confini d’Europa, costretta a ripensare se stessa. «Si tratta di
costruire un modello di società in cui le libertà e diritti dell’uomo,
individuali e sociali, siano tutti realizzati» afferma Fontana, dirigente
scolastico della provincia di Agrigento, che concepisce il suo scritto a
partire dalla rielaborazione della sua tesi di laurea discussa circa 40 anni
fa, è un’analisi e riflessione puntuale sui diritti inviolabili dell’individuo.
Durante l’incontro si dibatterà
ancora di quanto Paine rivesta un preciso valore e spazio all’interno della
complessa questione sui diritti umani, con le sue riflessioni sul ritorno al
soggetto – uomo, in una società caratterizzata sempre più dalla prepotenza di
pochissime multinazionali, con il monopolio assoluto sui mercati, e dalla
finanza, smodata e incontrollata, che contiene al suo interno tantissime
sofferenze.
La “Critica” viene pubblicata in
occasione di un’importante ricorrenza storica, ovvero il 240° anniversario
della Declaration of Indipendence – 1776 degli Stati Uniti,
cui Paine stesso ha contribuito personalmente combattendo a fianco di George
Washington. Un serbatoio di idee e di nuove correnti rivoluzionarie che, una
volta trasferitosi in Francia, si riversarono, appunto, in “Rights of Man”, dove viene
dichiarata per la prima volta la non superiorità dei nobili rispetto alla gente
comune, perché ogni uomo ha dei diritti naturali che non sono basati sulla
ricchezza o sulla nascita.
Fontana contestualizza il lavoro dell’inglese
all’interno della sua opera omnia, con riferimenti particolari a Common Sense (1776) e Agrarian Justice (1796). Esso
è svolto in un confronto critico serrato con le opere più note su Paine, opere
in lingua straniera di autori come Best, Conor O’ Brien, Cole, Collins, Dos
Passos, Foner, Kramnick, Roger, Williamson, Woodward, e in lingua italiana di
autori come Vittorio Gabrieli e Tito Magri. In particolare quest’ultimo
studioso è utilizzato dall’autore per la sua analisi della teoria painiana dei diritti
dell’uomo alla luce di alcune categorie interpretative marxiane.
Il professore Salvatore Vaiana, storico
autore della stessa casa editrice che firma un saggio acuto e ragionato
arricchendo così il testo, evidenzia come il nuovo libro sia “un lavoro con
aspetti filosofico-giuridici quando avanza una critica marxista al
giusnaturalismo painiano. Fontana, infatti, rileva «due filoni principali di
analisi e di interpretazione» di Rights of Man: il primo, «liberale e radicale»,
considera l’autore «un precursore della democrazia moderna» e un teorico del
«giusnaturalismo moderno», secondo cui «i diritti della Dichiarazione [del
1789] (libertà, proprietà, uguaglianza) spettano all’individuo
indipendentemente da qualsiasi rapporto sociale»; il secondo, ritenuto «più
completo», analizza l’opera alla luce del pensiero di Marx e
ha, come scrive Magri, «di mira il giusnaturalismo (e il liberalismo)», ma
«solo in quanto si configura come particolare sistema storico di potere». Sono due filoni di pensiero che si proietteranno
nella stesura della Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948”.
Vincenzo Fontana è nato il 17 settembre 1955 a Naro (Ag), dove vive da sempre. Ha conseguito la laurea in Lingue e Letteratura straniere discutendo con ottimi risultati la tesi di laurea “Right of Man” di Tomas Paine. Oltre ad aver ricoperto negli anni ottanta importanti incarichi dirigenziali in qualità di sindaco della sua città e di presidente della cooperativa “La Comarca”, negli anni novanta ha svolto le attività di docente d’inglese nelle Scuole medie e di docente formatore nell’ambito dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Attualmente è Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico “Galilei” di Canicattì (Ag). Nell’ambito di questo contesto ha presentato, in occasione di interessanti convegni, diverse relazioni a carattere didattico-culturale, fra cui Orientamento formativo e competenze orientative e Relazione sul “Riordino dell’istruzione tecnica”. Blog: vincenzofontana.blogspot.it
Salvatore Vaiana è nato a Prizzi (Pa) e vive a Canicattì (Ag), dove insegna Italiano e Storia nelle Scuole Superiori. Ha pubblicato numerosi saggi, tra cui “Una storia siciliana fra Ottocento e Novecento”, Barrafranca (EN), ed. Bonfirraro, 2000; “Storia della Camera del Lavoro di Canicattì”, Agrigento, ed. a cura della Cgil, 2007; “La strage di Canicattì”, Roma, Newton Compton Editori, 2007; “Il contadino dirigente”, Canicattì(Ag), ed. Avanzato, 2008; “Pensiero e azione di un sindacalista soreliano”, ed. a cura del Comune di Prizzi, 2009. Blog: salvatorevaiana.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento